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EMERGENZE, TECNOLOGIA DETERMINANTE PER UNA MIGLIORE GESTIONE

 |  Redazione
EMERGENZE, TECNOLOGIA DETERMINANTE PER UNA MIGLIORE GESTIONE

“Oggi la tecnologia rappresenta una grande opportunità, collegata alle esigenze dei cittadini. Siamo obbligati ad essere più tecnologici per poterci avvicinare alle persone, ma ricordiamoci anche che per sfruttare pienamente le potenzialità che i nuovi strumenti ci offrono, dobbiamo operare nel coordinamento che ha sempre caratterizzato il Sistema di Protezione civile. Andare ognuno per conto suo sarebbe controproducente”.

Così Fabrizio Curcio, Capo del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha aperto oggi webinar “L’innovazione tecnologica del sistema di protezione civile nell’organizzazione operativa dei soccorsi e nella gestione delle emergenze”, organizzato nell’ambito dell’Earth Tech Expo, la fiera sulle tecnologie italiane per proteggere la Terra, in programma a Firenze dal 13 al 16 ottobre.

L’appuntamento che si è svolto nella sala Zamberletti del Dipartimento della Protezione Civile è stato l’occasione per promuovere un confronto con i rappresentanti delle amministrazioni centrali e locali, insieme ai vari enti preposti alla gestione dei soccorsi, in merito al tema della cultura della prevenzione.

In quest’ambito l’innovazione tecnologica gioca un ruolo fondamentale e rappresenta un driver strategico sia per ridurre le nostre vulnerabilità, sia per salvare vite umane. “Ogni volta che la tecnologia ha compiuto un passo avanti, siamo riusciti ad intervenire meglio e a salvare più vite umane - ha spiegato Erasmo D’Angelis, Segretario Generale Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale. - Ecco perché una tecnologia come il 5G può rappresentare un’ulteriore svolta. Questa infatti sarà in grado di connettere tutto il Paese, evitando la frammentazione operativa nelle comunicazioni e consentendo ai soccorsi di poter partire da qualsiasi luogo per intercettare tutte quelle situazioni di rischio che via via possono verificarsi”.

Tra gli interventi anche quello di Laura Lega Capo del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile del Ministero dell’Interno. “L’innovazione tecnologica nella gestione delle emergenze è obbligatoria, perché ha lo scopo di innalzare la capacità di risposta e garantire la sicurezza degli operatori. Per questo investiremo oltre 1 miliardo di euro in tecnologia, grazie a fondi pluriennali e risorse provenienti dal PNRR – ha spiegato Lega. -

Tra i vari interventi in programma - ha spiegato nel suo intervento - vi è un importante progetto per 400 milioni di euro, che ci consentirà di sostituire progressivamente la flotta dei nostri mezzi, soprattutto in chiave green”. Tra i vari punti sui quali è stata posta la questione c’è anche quello che riguarda la necessità di incrementare sempre più la sicurezza dei soccorritori. Una buona pratica, in tal senso, è stata presentata da Nazzareno Candotti, Dirigente della Protezione Civile del Friuli-Venezia Giulia, che ha spiegato come in quella regione si faccia uso di uno strumento che sfrutta le connessioni dati degli operatori telefonici, per localizzare i volontari che operano sul territorio, in modo da poterli facilmente rintracciare, in caso di infortuni o problematiche su un intervento, prevenendo così possibili problemi.

La tecnologia, però, da sola non basta. C’è bisogno anche di un’adeguata formazione, anche dei più giovani. Il nostro Paese ha bisogno di ingegneri, geologi, geometri in grado di declinare le loro professionalità in ambito di Protezione Civile. Inoltre, secondo Paolo Masetti, Delegato Nazionale Anci alla Protezione Civile, “servirebbe un vero e proprio piano Marshall della formazione, che aiuti i Comuni ad essere ancor più pronti nella gestione delle emergenze, poiché sono la prima frontiera della Protezione Civile.

Riguardo agli strumenti utilizzati per affrontare le criticità si è parlato molto dell’analisi dei Big Data per ottimizzare la gestione e il coordinamento dei soccorsi, dell’utilizzo di droni per il monitoraggio del territorio e la ricerca di persone disperse e di speciali applicazioni che avvisano i cittadini di un potenziale pericolo. “L’utilizzo di questi strumenti è diventato fondamentale - ha spiegato Fabio Dattilo, Capo del Corpo dei Vigili del Fuoco - perché ha modificato l’organizzazione della ricerca delle persone, del monitoraggio degli incendi, dell'individuazione dei terremoti o delle frane in tempo reale. Il nostro Corpo conta oggi più di 500 ingegneri ed una serie di strumenti che ci consentono di compiere operazioni che fino a qualche anno fa erano impensabili”.

Infine, tra gli strumenti innovativi presentati nel corso del webinar, è stata posta l’attenzione sulla piattaforma “Designa” della Protezione Civile: uno strumento a disposizione di enti e soggetti che operano nell’emergenza (compresi Comuni, Regioni ecc) per l’assistenza alla popolazione. Si tratta di una banca dati condivisa che ha lo scopo di fornire un quadro generale dell’assistenza alla popolazione, uno strumento tecnologico molto importante nella gestione delle informazioni che può fornire un valido aiuto a tutti gli attori coinvolti.

 

Firenze, 6 luglio 2021

 

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